UN OCCHIO SULLA SPECIE

Questo lunedì volgiamo lo sguardo alle acque dolci, in particolare quelle lacustri, per raccontarvi di un pesce considerato uno dei massimi predatori di questo ecosistema: il Luccio o nome scientifico Esox lucius.

Questa specie popola le acque fresche degli emisferi settentrionale, trovandosi particolarmente a suo agio in aree ricche di vegetazione dove gli è più facile deporre le uova e, durante i momenti di caccia, celarsi per tendere i formidabili agguati che lo rendono tanto temuto.

Parlando delle sue caratteristiche fisiche, troviamo un pesce dal corpo allungato e fino, con una colorazione verde-grigia sui lati e più scura sul dorso, sempre con le stesse tonalità.

Una delle caratteristiche del Luccio è la bocca molto pronunciata, motivo che gli è valso il titolo di "Luccio papera", proprio per la particolare forma simile ad un becco duro.

Riguardo alle sue dimensioni, invece, difficilmente supera i 150/200 cm di lunghezza, ma può raggiungere il peso di oltre 20 kg.

Luccio
Un esemplare di Luccio medio appena pescato.

IL CARNIVORO CHE GIACE IN AGGUATO

Un predatore particolare, il Luccio, che ama celarsi tra canneti, alghe e ninfee, nella più totale immobilità e per lunghi periodi, mentre si appresta ad attaccare.

Una volta individuata la preda, questo pesce è in grado di sprigionare una notevole accelerazione e afferrandola con la sua mandibola, dalla quale è difficile liberarsi.

Una delle sue particolarità è che, in mancanza di alternative, il Luccio non disdegna di nutrirsi di esemplari della sua stessa specie, mettendo in atto vere e proprie forme di cannibalismo.

La sua arma in più, infine, è la pericolosa mandibola munita dei 600 denti, la quale gli è valsa il soprannome di “pugnale del Garda”, titolo guadagnato in una poesia a lui dedicata.

Luccio 2
Un dettaglio ravvicinato sul Luccio nei pressi del fondale di un lago.

SCEGLIAMO L'ACQUISTO SOSTENIBILE

Segnalata dall'IUCN (International Union for Conservation of Nature) come non a rischio, scegliere di acquistare nel momento giusto e con metodi di cattura nel rispetto del suo habitat è un gesto sostenibile.

Se vuoi fare un acquisto responsabile, scegli di portare a tavola questo pesce tra giugno e dicembre: in questo modo è comunque disponibile, ma fuori dal suo periodo di riproduzione.

SCOPRI IL LUCCIO A TAVOLA!

Le carni di questo pesce hanno una storia blasonata nella tradizione europea e in passato veniva spesso rappresentato su araldi nobiliari, ma anche nelle località dove era concessa la pesca in acque interne, dove simboleggiava le zone adibite a tale attività.

Parliamo di filetti molto magri e digeribili, dal ridotto apporto calorico e con un buon contenuto proteico. Questa specie è ricca di minerali e vitamine, in particolare fosforo, selenio, vitamina D e vitamina B12, mentre è povera di sodio e colesterolo.

Se vuoi provare una ricetta a base di Luccio, prova questa preparazione dal nostro ricettario, dove questo pesce diventa ambasciatore di due culture, quella orientale e occidentale, con la sapida salsa di soia accompagnata dalla delicata dolcezza del miele:

Luccio Ricetta
Luccio al profumo di soia e miele con verdure al vapore.

Anche il gusto vuole la sua parte: scopri le nostre ricette nella sezione dedicata.

Vuoi approfondire? Cerca il Luccio nelle nostre schede sulle specie!