L'IMPORTANZA DELL'ALLEVAMENTO DEL PESCE NELLA STORIA

Storicamente, quando pensiamo alle prime comunità umane usiamo localizzarle vicino ai corsi d’acqua, in quanto luoghi prediletti per la vita, per il trasporto delle merci e per l’abbondanza di pesce offerto. Quello con l’acqua divenne, col tempo, un rapporto profondo, una vera e propria venerazione dalla quale nacquero culti che facevano dei suoi flutti vere e proprie divinità.

Un elemento generoso, l’acqua, ma talvolta impetuoso e imprevedibile in quanto tempeste, maree ed esondazioni potevano portare non solo alla rovina di un’intera battuta di pesca, ma anche alla distruzione di intere comunità.

Per questo motivo, nonostante catturare il pesce libero in mare rimaneva la principale fonte di approvvigionamento, la piscicoltura divenne un'attività sempre più praticata nel corso del tempo; nell'ultimo secolo, inoltre il suo ruolo risulta sempre più decisivo per la produzione di pesce da consumo e per il ripopolamento delle acque, a fronte di una riduzione degli stock ittici naturali.

Piscicoltura
Vasche di piscicoltura in montagna off-shore.

LA TROTICOLTURA E LE SUE RADICI PROFONDE IN ITALIA E IN EUROPA

Un esempio importante di allevamento del pesce nel nostro Paese è quello della troticoltura, pratica che coinvolge non solo le regioni ricche di corsi d’acqua e laghi del nord Italia, ma anche del centro e in alcuni casi del sud.

La troticoltura italiana ha avuto inizio verso la fine dell‘800; tuttavia, fino al secondo dopoguerra, gli allevamenti producevano quasi esclusivamente esemplari per il ripopolamento delle acque interne. Sembra, inoltre, che il primo allevamento europeo per la produzione e l’immissione sul mercato di esemplari adulti sia stato impiantato in Danimarca, nel 1900.

Allevamento trote
Vasche di troticoltura con esemplari adulti.

L'ALLEVAMENTO DELLA TROTA E I NUMERI

Il vero impulso all’allevamento della trota avvenne poi con la sostituzione della trota europea con la trota iridea: da quel momento, la produzione si è estesa in tutto il paese che, per la caratteristica di essere prevalentemente montagnoso, ben si presta allo sviluppo di questa pratica. Oggi l’Italia è il maggior produttore di trote dell’Europa occidentale, con cifre annue che oscillano tra le 30 e le 35 mila tonnellate.

Nonostante i solidi presupposti in termini produttivi e i suoi importanti valori nutrizionali, il consumo di pesce d’acqua dolce -sia nazionale che internazionale- si attesta su livelli inferiori rispetto al consumo di pesce di mare, solitamente preferito alle specie dei laghi e corsi d’acqua interni.

Trota alla griglia
Trota alla griglia con patate e limone.

IL FUTURO DELLA TROTA NEL MERCATO ITALIANO

Il livello qualitativo degli allevamenti italiani è generalmente molto elevato, ma si potrebbe ancora aumentare migliorando la sostenibilità ambientale e le caratteristiche organolettiche del prodotto. A tal riguardo, sulla scia della strada intrapresa per altre produzioni, si può migliorare il legame col territorio certificandolo con marchi di origine, di processo e di acquacoltura certificata.

In termini di sviluppi futuri (nonostante attualmente ricopra una fetta di mercato contenuta), la troticoltura sembra destinata a crescere grazie ai nuovi progetti europei e alla futura transizione ecologica europea, che fa anche del consumo di pesce da acquacoltura certificata uno dei suoi obiettivi principali.